Durante il controesame della difesa dell’imputato il teste ammetteva che non era possibile datare il momento in cui la discarica abusiva veniva creata, ne da chi. Il difensore, Avvocata Carmen Pisanello, a quel punto rinunciava a sentire i propri testi, mirando dritto alla immediata discussione per ottenere rapidamente l’assoluzione:
Controesame della Difesa, Avv. Pisanello
DIFESA, AVV. PISANELLO – Buongiorno. Senta, lei sa dire quando i rifiuti sono stati accatastati in quel luogo?
TESTIMONE – Allora, con precisione ovviamente è difficile poter datare quando sono stati depositati. Quello che faceva diciamo comprendere che fossero lì da diverso tempo era lo stato di questi rifiuti, ovvero c’erano delle plastiche molto deteriorate, c’era la vegetazione cresciuta proprio tra i rifiuti e l’esperienza diciamo ci ha insegnato che quando inizia a crescere del muschio sopra al materiale, della vegetazione eccetera il deposito è superiore all’anno.
DIFESA, AVV. PISANELLO – Possiamo anche dire di dieci anni, può essere?
TESTIMONE – Dieci anni sinceramente … Cioè, posso dire che è superiore all’anno, dieci anni sinceramente non saprei, non lo escludo però nemmeno posso dire …Affermare con certezza che siano dieci anni, ecco.
DIFESA, AVV. PISANELLO – Lei ha visto l’imputato sversare, depositare quei rifiuti?
TESTIMONE – No. No, io non ho visto il signor …. che lo faceva personalmente….omissis…
GIUDICE – Va bene. Vuole riprovare a citarli (i testi) o vogliamo tentare di chiuderlo la prossima volta?
DIFESA, AVV. PISANELLO- Possiamo chiudere anche oggi.
GIUDICE – Pubblico Ministero, lo chiudiamo?
PUBBLICO MINISTERO – Come ritiene, come vuole lei.
GIUDICE – Va bene. Allora l’Avvocato Pisanello rinuncia all’esame dei suoi due Testi, il Pubblico Ministero nulla oppone e il Giudice invita le Parti a discutere.
Sentenza n. 1553 ud. 07/10/2021 – deposito del 30/11/2021 – Tribunale di Reggio Emilia
Il Tribunale, accogliendo la tesi difensiva, dichiarava che vi era alcun elemento dal quale potersi desumere né che i rifiuti fossero stati posizionati dall’imputato né che tali rifiuti fossero depositati da terzi, quando l’imputato ricopriva il ruolo di rappresentante legale per l’azienda ivi situata. L’unico elemento, dunque, che collegava l’imputato al deposito di rifiuti era il fatto di essere stato in un certo periodo rappresentante legale dell’azienda ivi situata. L’azienda all’epoca dei fatti era già sottoposta a procedura fallimentare da dieci anni e l’area al momento del ritrovamento dei rifiuti era di proprietà della banca. Pur essendo pacifico che il deposito fosse databile in un periodo di tempo superiore all’anno, non era tuttavia possibile con certezza collocarlo in quell’anno, anno di inizio della procedura fallimentare. In ragione di tali considerazioni veniva pronunciata sentenza di assoluzione nei confronti dell’imputato per non avere commesso il fatto.
