L’imputato in regime di arresti domiciliari era andato in cantina. Gli operanti andavano in cantina ma non trovavano nessuno. Nel risalire si imbattevano dell’imputato che proveniva dal cortile condominiale. Tratto in arresto, riferiva di essere andato in cantina per prendere una coperta da stendere nella parte del cortile condominiale adibita a stenditoio all’aperto. Il magistrato di sorveglianza, da parte sua, nel provvedimento prodotto dall’avvocata Carmen Pisanello, ha peraltro non grave la violazione consentendo all’imputato la prosecuzione della detenzione domiciliare. Dunque non vi era l’elemento soggettivo del reato di evasione e l’imputato fu assolto perché il fatto non sussiste.
