«Non hanno sfruttato i lavoratori». Sono stati assolti dal giudice Alessandra Cardarelli “perché il fatto non costituisce reato” gli imprenditori A N e V A, entrambi difesi dall’avvocata Carmen Pisanello. E’ quindi “saltata” l’accusa di sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Per la procura i due avrebbero favorito la permanenza in Italia di dieci moldavi e di un rumeno facendoli lavorare nella ditta P di R. «Non siamo di fronte ad un fenomeno di caporalato- spiega l’avvocata Pisanello- perché si doveva dimostrare che le condizioni e il sistema logistico in cui gli stranieri lavoravano erano sproporzionati rispetto a quanto previsto dalle norme, ma il processo ha fatto emergere che le cose non stavano così. I testimoni non hanno certo parlalo di lavoro disumano. Pur se pagati in nero, ma non poteva essere diversamente perché clandestini, i lavoratori ricevevano un’adeguata paga. Inoltre stiamo parlando di stranieri identificati dalla questura tramite i passaporti».
