Come aiutare una persona vittima di violenza?
Se una persona è vittima di violenza, ci sono diversi modi in cui gli altri possono offrire supporto e assistenza:
Ascoltare senza giudicare: È importante offrire un ascolto empatico e senza giudicare la persona che ha subito violenza. Mettere a disposizione uno spazio sicuro e accogliente, in cui la persona possa esprimere i propri sentimenti e condividere la propria esperienza, può essere molto utile.
Offrire sostegno emotivo: Mostrare empatia e sostegno emotivo alla persona può essere estremamente importante, fornendo conforto e incoraggiando la persona a prendersi cura di sé stessa.
Rispettare le decisioni della persona: È fondamentale rispettare le decisioni e le scelte della persona che ha subito violenza. Evitare di imporre il proprio punto di vista o di prendere decisioni. Fornire supporto e assistenza solo quando richiesto o desiderato.
Offrire assistenza pratica: Si può offrire assistenza pratica alla persona, ad esempio aiutandola a trovare risorse e servizi di supporto, accompagnandola alle riunioni con professionisti, o aiutandola con compiti quotidiani se necessario.
Consigliare di cercare aiuto professionale: Suggerire alla persona di cercare aiuto professionale da terapeuti, assistenti sociali, consulenti o organizzazioni specializzate in violenza domestica. Questi professionisti possono fornire sostegno, consulenza e risorse utili per affrontare la situazione.
Offrire un rifugio sicuro: Se la persona è in pericolo, offrire un rifugio sicuro presso la una casa o suggerire di contattare un centro per le vittime di violenza domestica.
Ricordare di prendersi cura di se stesso: Sostenere una persona vittima di violenza può essere emotivamente impegnativo. Assicurarsi di prendersi cura di se stessi e di stabilire confini sani mentre si offre il proprio sostegno.
In generale, essere presente e mostrare solidarietà alla persona vittima di violenza può fare la differenza nel percorso di guarigione e recupero.
Come riconoscere violenza psicologica?
Riconoscere la violenza psicologica può essere difficile, poiché non lascia necessariamente segni fisici evidenti come la violenza fisica. Tuttavia, ci sono segnali e comportamenti che possono indicare la presenza di violenza psicologica in una relazione. Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare la presenza di violenza psicologica:
Minacce o intimidazioni: L’uso di minacce verbali o intimidazioni per controllare o manipolare il comportamento della persona. Questo potrebbe includere minacce di ferire, abbandonare o danneggiare la persona o le persone care.
Isolamento: Il tentativo di isolare la persona dall’esterno, limitando i contatti con amici, familiari o altre persone di supporto. L’aggressore potrebbe cercare di controllare chi la persona vorrebbe vedere o con chi vorrebbe parlare, rendendo difficile per lei ricevere aiuto o supporto.
Controllo e dominio: L’esercizio di un controllo eccessivo su tutti gli aspetti della vita della persona, come le finanze, le attività sociali, le decisioni personali e il tempo libero. Questo potrebbe includere il monitoraggio delle attività della persona, il controllo dei suoi contatti e l’imposizione di regole irragionevoli.
Manipolazione emotiva: L’uso di tattiche manipolative per controllare o influenzare i sentimenti e il comportamento della persona. Questo potrebbe includere la colpa, l’inganno, il ricatto emotivo, il ricorso alla pietà o la distorsione della realtà.
Umiliazione e derisione: Ridere della persona, criticarla costantemente, insultarla o umiliarla in pubblico o in privato. Questo potrebbe minare la fiducia e l’autostima della persona e farla sentire impotente.
Ignoranza o rifiuto: Ignorare i bisogni, i desideri o i sentimenti della persona, o rifiutarsi di comunicare con lei come forma di punizione o controllo. Questo potrebbe far sentire la persona invisibile, non ascoltata o non apprezzata.
Stalking o sorveglianza eccessiva: Il monitoraggio costante delle attività della persona, controllando le sue comunicazioni, seguendola fisicamente o virtualmente, o utilizzando dispositivi di tracciamento per tenere traccia dei suoi movimenti.
Isolamento finanziario: Il controllo o il limitare l’accesso della persona alle risorse finanziarie, costringendola a dipendere dall’aggressore per il sostentamento finanziario.
Se una persona mostra più di uno di questi comportamenti, potrebbe essere un segnale di violenza psicologica. È importante prendere sul serio questi segnali e cercare aiuto e supporto se necessario.
Come rispondere alla violenza psicologica?
Rispondere alla violenza psicologica può essere un processo complesso e impegnativo, ma è fondamentale per proteggere se stesso e ripristinare il benessere emotivo e psicologico. Ecco alcuni passi da considerare nel rispondere alla violenza psicologica:
Riconoscere la situazione: Il primo passo è riconoscere e accettare di essere vittima di violenza psicologica. Questo può essere difficile, ma è importante accettare la realtà della situazione per poter prendere misure per proteggersi.
Imposta confini sani: Stabilisci confini chiari e saldi con l’aggressore. Comunicare in modo chiaro e assertivo ciò che non si accetterà più nella relazione e quali comportamenti non sono accettabili per te.
Cercare supporto: Parlare con amici fidati, familiari o professionisti qualificati riguardo alla situazione. Il supporto emotivo e pratico può essere estremamente utile durante questo periodo difficile.
Accettare il supporto professionale: Cercare assistenza da parte di professionisti qualificati, come terapeuti, consulenti o assistenti sociali. Questi professionisti possono aiutarti a comprendere meglio la situazione, fornire supporto emotivo e offrire strumenti e strategie per affrontare la violenza psicologica.
Ottenere assistenza legale: Se la situazione lo richiede, cercare assistenza legale da un avvocato specializzato in diritto di famiglia e diritto penale. Un avvocato può aiutare a comprendere i diritti e fornire consulenza su come proteggersi legalmente dalla violenza psicologica.
Crea una rete di sicurezza: Identificare persone di cui ci si fida e che possono offrire un rifugio sicuro in caso di emergenza. Assicurarsi di avere un piano di sicurezza in atto nel caso in cui la situazione diventi pericolosa. Questo potrebbe includere l’allontanamento temporaneo dal luogo in cui risiedi, l’attivazione di un ordine restrittivo.
Prendersi cura di se stesso: È importante prendersi cura del proprio benessere emotivo, mentale e fisico durante questo periodo difficile. Assicurarsi di dedicare del tempo per se stesso, praticare attività che piacciono.
Rispondere alla violenza psicologica richiede coraggio, determinazione e supporto.
Violenza psicologica: chi chiamare?
Se una persona è vittima di violenza psicologica o conosce qualcuno che lo è, ci sono diverse risorse a cui può rivolgersi per chiedere aiuto e supporto. Ecco alcune opzioni su chi contattare:
Numero di emergenza: In caso di emergenza immediata o se la persona si sente in pericolo, può chiamare il numero di emergenza nazionale 1522, o il 112 per ottenere assistenza immediata dai carabinieri.
Polizia o carabinieri: La persona può contattare la polizia locale o i carabinieri per denunciare la violenza psicologica e ottenere assistenza. Può recarsi personalmente presso il commissariato di polizia più vicino per presentare una denuncia o chiedere informazioni sui servizi disponibili per le vittime di violenza.
Centro antiviolenza o centro di ascolto: Reggio Emilia dispone del centro antiviolenza Non da Sola che offre supporto e assistenza alle vittime di violenza domestica, compresa la violenza psicologica. La persona può contattare questo centri per ricevere consulenza, rifugi sicuri e altre risorse utili.
Assistenti sociali e operatori sanitari: Gli assistenti sociali, i consulenti e gli operatori sanitari possono offrire supporto e assistenza alle vittime di violenza psicologica. La persona può contattare i servizi sociali locali, i centri di salute mentale o altri servizi sanitari per chiedere aiuto e informazioni su come accedere a supporto e assistenza.
È importante che la persona sappia che non è da sola e che ci sono risorse e persone disposte ad aiutarla a uscire dalla situazione di violenza psicologica e a ricostruire la sua vita. Non deve esitare a cercare aiuto e supporto quando ne ha bisogno.